Chi altri offende, sé non sicura.
Leonardo da Vinci
[Codice M, 1492-1516]
Il percorso dell’Allenamento del Cuore è giunto alla terza lezione tematica la quale affronta il come evitare e opporsi all’uso di ogni forma di linguaggio o comportamento violento [scheda numero 8 del manuale].
Nelle lezioni precedenti, insieme ai tuoi piccoli e giovani atleti, hai esaminato i principi del linguaggio corretto così come hai fatto conoscere loro la differenza tra la sana aggressività e la violenza.
A questo punto hai costruito una buona base per far proseguire la crescita della “mentalità non violenta” o, come la chiamiamo noi, dell’ “Apertura del Cuore”.
Che si intende per crescita della “mentalità non violenta” e “apertura del Cuore” per un piccolo e giovane atleta in formazione?
Vuol dire che queste donne e questi uomini di domani comprendono nel profondo che non si ha MAI il diritto di fare violenza ad un altro né tantomeno esiste il “dovere” di subirne, avvertendo pienamente in se stessi la responsabilità di creare relazioni sociali (e sportive) basate sul rispetto e l’inviolabilità, anche quando l’altro è molto “diverso” da noi.
Quindi, in questa lezione del Cuore, aiuterai i tuoi uomini e donne di domani ad essere non solo capaci di evitare l’uso della violenza, sia verbale che fisica, ma anche di poter intervenire nell’interromperne la circolazione.
Come?
Innanzitutto inizia sottolineando la “normalità” e naturalezza dell’essere in disaccordo (come nella lezione precedente in cui ti sei speso per naturalizzare i sentimenti aggressivi) e spiega che, in ogni relazione, anche la più bella, ci saranno sempre divergenze, fraintendimenti e problemi ma questo non è MAI una giustificazione per agire o subire violenza e che non esistono eccezioni a tale regola.
Attraverso le esercitazioni contenute nella scheda del manuale (es. domande “attive” e role play), mostrerai loro come un “NO”, espresso da un loro compagno/compagna a fronte di una richiesta, scherzo, gioco, è il LIMITE che quella persona sta esprimendo e che non deve mai essere ignorato, svilito o raggirato.
Insegna loro che costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole fare, attraverso giudizi, minacce, intimidazioni, pressioni, è un’azione altamente dolorosa e violenta e che il modo più sano di relazionarsi è imparare a negoziare tra i bisogni, i desideri e i progetti propri e quelli degli altri [rivedi la scheda numero 3 del manuale in cui segnaliamo i principi della negoziazione].
Chiudi la lezione affermando la tua disponibilità, oppure quella di altre figure di riferimento adulte, ad ascoltare chi fosse stato vittima o testimone di situazioni critiche di sopruso o violenza.