Odiare non è uno sport

ODIARE NON È UNO SPORT è un progetto cofinanziato dall’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo, che coinvolge 15 partner in Italia. Capofila è la ONG CVCS di Gorizia e collaborano alla sua realizzazione anche l’equipe multidisciplinare del Centro di ricerca avanzata, Dipartimento Cultura Politica a Società – Università di Torino e SAA. Amici dei Popoli ONG implementa le attività nel territorio della Città Metropolitana di Bologna e a Padova.

Il progetto è incentrato sull’importanza dello sport nell’educazione scolastica ed extra scolastica, non solo per i suoi benefici pedagogico-educativi, ma anche per l’alto potenziale integrativo. La crescita del fenomeno migratorio e la pervasività del digitale nella vita di tutti i giorni hanno visto spostarsi sul web l’ondata di odio e discriminazione rivolta in particolare ai gruppi culturali collegati alle migrazioni verso l’Europa; questo fenomeno si è esteso anche al mondo dello sport, da sempre ambito privilegiato per favorire integrazione. Non di minor conto le discriminazioni di genere, particolarmente rilevanti in alcune tipologie di sport, e quelle verso la disabilità. L’hate speech, sotto varie forme, sembra diventato il pane quotidiano della comunicazione digitale e non solo.

Le attività prevedono quindi educazione e formazione alla cittadinanza digitale consapevole per prevenire la diffusione dei discorsi d’odio promuovendo allo stesso tempo i valori positivi tipici dello sport (fair play, rispetto, accoglienza…), attraverso percorsi nelle scuole e all’interno di società sportive.

Tale azione viene supportata dalla campagna #Odiarenoneunosport che coinvolge personaggi sportivi di richiamo e mobilita l’attivismo giovanile, e dalla sperimentazione di strumenti digitali per monitorare l’hate speech online di stampo razziale al fine di contrastarlo in tempo reale ed evitare la sua propagazione, anche grazie all’intervento attivo dei giovani utenti dei social: delle squadre anti-odio territoriali di giovani atleti, appositamente formati, intercetteranno e risponderanno in modo pertinente (supportati da norme giuridiche ed etiche) ai messaggi di hate speech nello sport.

 

Il progetto è portato avanti da Amici dei popoli

AMICI DEI POPOLI è un Organismo Non Governativo riconosciuto idoneo alla progettazione e realizzazione di interventi di sviluppo umanitario dall’Unione Europea (dal 1978) e dal Ministero degli Affari Esteri Italiano (dal 1987). Promuove interventi nei Paesi del Sud per la formazione ed il sostegno della popolazione, in particolare della fascia giovanile e delle donne, nella convinzione che l’educazione sia la strada principale per promuovere processi duraturi di sviluppo e cambiamento sociale.

Consapevoli che una più diffusa conoscenza delle dinamiche socio-politiche che determinano gli squilibri mondiali, sia un elemento indispensabile per contribuire all’eliminazione degli stessi, insieme ad una maggiore partecipazione della cittadinanza, da ormai molti anni Amici dei Popoli è impegnata anche nel Nord del mondo attraverso numerosi progetti di Educazione alla Cittadinanza Globale sul territorio (laboratori nelle scuole, percorsi di formazione, campagne di sensibilizzazione…), che mirano alla consapevolizzazione della cittadinanza alla mondialità, all’interdipendenza, alla solidarietà, alla difesa delle minoranze e dei diritti umani e, dunque, alla costruzione della pace. 

Le attività di ECG in Italia, indirizzate alla formazione delle persone e al loro coinvolgimento in uno stile di vita che sia coerente con l’impegno di promuovere lo sviluppo umano, si realizzano attraverso percorsi educativi, esperienze di formazione e di servizio di gruppo nei contesti disagiati del Sud, azioni di sensibilizzazione.


Per approfondire visita i siti

 

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